SPOT de La Notte dei Briganti 2010


Grande successo di partecipazione, grazie a tutti i briganti!

venerdì 28 agosto 2009

Perchè il NO al NUCLEARE

Tra le sfide che determineranno il futuro del pianeta un posto preminente acquista l’approvvigionamento di energia.
È di qualche tempo fa la notizia che il governo ha deciso di reintrodurre il nucleare in Italia.

Questa scelta, presa in barba al Referendum dell’87 che sanciva l’abbandono di tale fonte, appare dettata più da scelte lobbistiche (chi costruirà le centrali?) che da vere esigenze energetiche.

Appaiono irrisolti i problemi che determinarono una presa di posizione ferma e decisa da parte dei cittadini e, per di più ,è ignorata per non dire osteggiata, la vera strada da seguire che è quella delle fonti alternative e di una più responsabile gestione dell’energia.
Non si capisce perché una nazione come la Germania che ha un’esposizione solare nettamente inferiore rispetto a quella dell’Italia , sia la principale produttrice di energia fotovoltaica in Europa.

Il Sud in Movimento vuole uscire da questa logica che tiene il nostro Paese ancorato a concezioni anacronistiche e che spaccia come progresso tecnologie vecchie di trent’anni.

Per di più tra i siti indicati dal governo spicca, per il numero(ben 3)la Puglia. non ci si rende conto che la puglia, oltre ad aver già dato sul piano ambientale
(citiamo solo l’Ilva e la centrale di Cerano) la nostra regione esporta quasi tutta l’energia che produce, esattamente l’88%, quindi si dovrebbe aumentare la produzione di energia per esportarla altrove.

Non vogliamo essere le vittime designate di una nuova avventura nucleare, non vogliamo essere degli ostaggi di una politica che dell’opinione pubblica ha un malcelato fastidio.

Vogliamo farci sentire e cercare di saltare la staccionata che separa il campo fiorito dei cittadini dal deserto dei sudditi.
Per questo di seguito riportiamo alcuni punti che evidenziano perché le centrali nucleari sono pericolose inquinano, e non sono convenienti.

ESTRAZIONE DELL’URANIO
Le centrali nucleari per funzionare utilizzano l’uranio, la cui estrazione dalle miniere e il suo arricchimento per creare combustibile per le centrali, ha un devastante impatto ambientale.
Come in tutte le miniere, le principali tecniche di estrazione comportano lo scavo a cielo aperto o in galleria. Il minerale è estratto perforando la roccia o con l’esplosione di dinamite.

Sebbene gli operai trascorrano la maggior parte del tempo in apposite cabine, per limitare le esposizione alle radiazioni, le polveri radioattive contaminano tutta l’aria circostante gli scavi e di conseguenza vengono trasportate dai venti.
Se l’uranio si trova troppo in profondità, vengono scavati dei tunnel sottoponendo il minerale ad un laborioso processo chimico che espone ancor più gli operai a livelli di radiazioni molto alti.

Nelle miniere si usa la tecnica della lisciviazione: una soluzione di acido solforico viene pompata nel terreno, devastando le falde acquifere tramite contaminazione d’acido e radiazioni.
Tra l’altro c’è da dire che la terra non è ricca di uranio. Già adesso che è estratto dalle attuali miniere non è sufficiente a coprire la richiesta delle centrali, si ricorre quindi alle scorte militari accumulate durante la guerra fredda.

LE SCORIE NUCLEARI
Per scorie nucleari si intendono soprattutto quei materiali che, trovandosi nel reattore o nei pressi sono soggetti ad una continua emissione di radiazioni. Dal semplice bullone alle componenti metalliche più grandi (pareti, contenitori, ecc.). Al termine del ciclo di vita delle centrali nucleari questi oggetti devono essere trattati come rifiuti nucleari da gestire con molta attenzione in quanto fortemente radioattivi, e quindi pericolosi. Sono definiti per semplicità “scorie nucleari”, ma occorre fare delle distinzioni. Le scorie nucleari non sono tutte uguali. Le scorie nucleari si distinguono in base al grado di radioattività da cui dipende anche la durata del decadimento e la loro pericolosità:

• Alta attività (scorie di 3° grado): il grado di radioattività elevato di queste scorie implica un lungo periodo di decadimento, oltre centomila anni. Le scorie di 3°categoria sono, in particolar modo, le ceneri prodotte dalla combustione dell’uranio e gli oggetti vicini al reattore (es. pareti metalliche ).

• Media attività (scorie di 2° grado)

• Bassa attività (scorie di 1° grado)
Queste ultime categorie hanno una vita radioattiva inferiore e provengono in gran parte, dagli ospedali (es. medicina nucleare).

TRATTAMENTO DELLE SCORIE NUCLEARI
Lo stoccaggio delle scorie, quando non è effettuato presso le centrali stesse (detti siti ingegneristici), deve avvenire in siti chiamati “geologici”. Tali siti sono individuati in zone desertiche e al momento ne esiste solo uno negli U.S.A., in Nevada. Questi siti hanno la caratteristica di essere “definitivi” in quanto le scorie vengono stoccate a centinaia di metri di profondità e quindi, una volta sistemate, non possono essere più trattate.

Per dare un’ idea del problema dello stoccaggio delle scorie nucleari di seguito riportiamo un’intervista rilasciata da Carlo Rubbia presidente dell’Enea nonché premio nobel per la fisica: “Con vari metodi le scorie nucleari sono incenerite, triturate, macinate, pressate, vetrificate, e inglobate in fusti impermeabili a loro volta disposti in recipienti di acciaio inossidabile, veri e propri sarcofaghi in miniatura. Queste vergogne dell’ energia nucleare vengono nascoste nelle profondità sotterranee e marine. Non abbiamo la minima idea di quello che potrebbe succedere dei fusti con tonnellate di sostanza radioattiva che abbiamo già seppellito e di quelli che aspettano di esserlo. Ci liberiamo di un problema passandolo in eredità alle generazioni future, perché queste scorie nucleari saranno attive per millenni.

La sicurezza assoluta non esiste neppure in questo ultimo stadio del ciclo nucleare. I cimiteri radioattivi possono essere violati da terremoti, bombardamenti, atti di sabotaggio. Malgrado tutte le precauzioni tecnologiche lo spessore e la resistenza dei materiali in cui questi rifiuti della fissione sono sigillati, la radioattività può, in condizioni estreme, sprigionarsi in qualche misura, soprattutto dei fusti calati nei fondali marini. Si sono trovate tracce di Cesio e Plutonio nella fauna e nella flora dei mari più usati come cimiteri nucleari.

Neppure il deposito sotterraneo a centinaia di metri di profondità può essere ritenuto da me completamente sicuro. Sotto la pressione delle rocce, a migliaia di anni da oggi dimenticate dalle generazioni a venire, le scorie potrebbero spezzarsi o essere assorbite da un cambiamento geologico, che trasformi la zona da secca in umida, entrare quindi nelle acque ed andare lontano a contaminare l’uomo attraverso la catena alimentare. A mio parere queste scorie rappresentano delle bombe ritardate. Le nascondiamo pensando che non ci saremo per risponderne personalmente."



RISCHIO “ACCETTABILE”
Ogni centrale nucleare emette radiazioni, è soggetta ad attentati e a incidenti. Questi fattori sono presi in considerazione dalle istituzioni sotto la locuzione di “rischio accettabile”. Questo concetto presuppone il fatto che la società costruttrice e lo stato mettono in conto che un certo numero di morti, di malati di cancro e di leucemia possano ritenersi il “prezzo da pagare” allo sviluppo della collettività. Si baratta la salute della gente, ma anche il rispetto per l’ambiente, per un inverosimile risparmio economico.

I COSTI DEL NUCLEARE
Il costo diretto del nucleare appare a prima vista tra i più bassi:
0,02€ centrali idroelettriche
0,03€ nucleare
0,04€ gas

Tuttavia il costo diretto dell’energia nucleare trae in inganno poiché non include i costi indiretti che comprendono i costi per la realizzazione, la gestione, lo smantellamento di una centrale nucleare e lo smaltimento delle scorie.

Analizzando complessivamente il sistema energetico partendo dalla costruzione delle centrali sino alla complessa gestione dei rifiuti, si riscontra un notevole incremento nei costi sociali e una scarsa convenienza economica sociale. Questi i principali handicap:

• Una centrale nucleare necessita di un lungo periodo di tempo per essere costruita (dieci anni circa). Durante questo lasso di tempo non si calcola che non si ottengono i cosidetti costi opportunità, ossia le perdite potenziali paria al tasso di interesse perso se i fondi fossero stati depositati in banca o occupati in altre attività economiche.

• Le centrali nucleari producono scorie radioattive la cui gestione è un capitolo irrisolto(vedi sopra). Il costo per la conservazione delle scorie nucleari è enorme: si pensi che negli Stati Uniti si dovranno spendere oltre 110miliardi di dollari per incapsulare e disporre in condizioni di sicurezza le scorie.

Oltre ai costi elevatissimi, lo smaltimento delle scorie radioattive è divenuto un lucroso affare per società senza scrupoli che esportano le scorie nei paesi più poveri senza le necessarie misure di sicurezza o le collocano in contenitori che vengono gettati marini con gravi conseguenze ambientali e sanitarie. Il problema su dove conservare in condizioni di sicurezza la crescente quantità di scorie radioattive che restano altamente pericolose per secoli e millenni, è irrisolto.

• Al termine del ciclo di vita della centrale nucleare va considerato il costo del suo smantellamento, la bonifica del territorio e lo stoccaggio delle scorie radioattive.

In conclusione il nucleare è stato presentato come una fonte indispensabile per generare energia elettrica a basso costo, ma in realtà i suoi costi “nascosti” (sostenuti dallo stato tramite tasse e imposte) sono elevatissimi.

giovedì 20 agosto 2009

Per i più piccoli e non solo ci sarà Piombino Clown!


per info su di lui clicca qui

martedì 18 agosto 2009

Relazione introduttiva

La Notte dei Briganti, è un progetto culturale, pensato e concepito all’interno dell’associazione Sud in Movimento. La sua prima edizione è stata realizzata il 23 aprile 2006 presso le Cave di Fantiano in Grottaglie, la seconda invece, il 30 giugno 2007, è stata realizza presso la storica piazza ed il castello di Carosino, ottenendo il patrocinio dell’amministrazione comunale del luogo.

L’evento si caratterizza per la sua vocazione fortemente ambientalista, ma non solo, come è deducibile dal titolo stesso, vuole riscoprire e valorizzare la storia del territorio e delle sue genti, riaprendo un capitolo, da ormai molto tempo vacuamente richiamato, ma mai realmente affrontato e risolto, per l’appunto, quello della “questione meridionale”.

Per affrontare compiutamente questo tema non ci si può esimere dal rivisitare e ricordare, da un punto di vista storico e non solo, la vicenda del Brigantaggio meridionale, che a suo modo, pur emendabile per certi versi, rappresenta il baluardo più recente della lotta meridionale per l’affermazione di prerogative e diritti dei popoli di queste terre.

Questa manifestazione, rispettando in pieno il principio della valorizzazione del territorio, cogliendo oltretutto l’occasione per il rilancio dei pregi artistici e culturali dei territori, guardando soprattutto ai giovani, prevede al suo interno il “Music Festival delle Province Meridionali”, dibattiti tematici, esposizioni artistiche e stand informativi.

Il festival appena menzionato è tutto mirato alla valorizzazione e promozione dei gruppi emergenti delle province meridionali, non escludendo assolutamente, le altre realtà o i gruppi musicali, gli artisti, provenienti dalle altre parti del mondo, anzi, al contrario, è vista come una grande opportunità di confronto, integrazione e crescita, in pieno rispetto dello spirito che muove l’idea di questo evento, cioè di apertura al mondo, di collettivizzazione degli impegni sociali, culturali e politici, che sin dalla sua fase embrionale, ha permesso di ottenere grande sostegno morale e materiale dai cittadini, dalle associazioni, dai comitati e dalle istituzioni locali, riscuotendo un grande successo tra il pubblico e soprattutto tra i giovani.

giovedì 13 agosto 2009

Comunicato Stampa - Notte dei Briganti 09

Domenica 6 settembre, presso il castello Episcopio di Grottaglie, si terrà la quarta edizione della “Notte dei Briganti”. La manifestazione, organizzata dall’associazione politico culturale Sud in Movimento, si presenta come un importante momento di confronto e di riflessione per i cittadini riguardo a determinate problematiche che assillano il nostro territorio.

Tramite dibattiti, esposizioni artistiche, esibizioni musicali, i cittadini potranno essere fruitori del messaggio che l’associazione, da diversi anni ormai attivamente presente sul territorio, tiene a presentare in maniera originale e criticamente diversa a quella veicolata soprattutto negli ultimi tempi.

Quest’anno il tema della serata sarà il nucleare, che, “grazie a una scelta del governo”, sarà destinato a tornare in Italia, probabilmente proprio nella nostra Puglia. Tale scelta, presa come consuetudine ormai nel nostro paese, senza tenere alcun riguardo circa la posizione dei cittadini, avrà ripercussioni gravissime sulla nostra sicurezza e su quella dell’ambiente in cui viviamo, senza per altro alcun vantaggio economico rilevante.

E' risaputo che i metodi per l’estrazione dell’uranio inquinano e devastano il territorio, che ogni centrale nucleare emette radiazioni, e che produce scorie che ancora oggi non si sa dove e come smaltirle, che la popolazione che dovrà convivere con le centrali sarà soggetta a rischi altissimi come incidenti o elevati tassi di malattie come cancro e leucemie, che le centrali non portano indipendenza economica perché di tutta l’energia prodotta solo una minima parte (circa il 20%) è energia elettrica, il resto si disperde nei liquidi di raffreddamento.

Il Sud in Movimento proporrà dibattiti e spettacoli sulla questione energetica, mettendo in risalto che ormai esistono vie sicure, ecologiche ed economiche di produzione di energia come, ad esempio, quella solare.

La serata vedrà l’esibizione dei seguenti gruppi musicali: 69 Sixtynine (Grottaglie) Rock Italiano
Compagnia del Teatro Jonico Salentino lì Pizzicati int’allù Core (Grottaglie) Pizzica e Canti Popolari, Helter Skelter (Brindisi) Rock-Pop Italiano, Daniele Di Maglie (Taranto) Musica d’Autore, Nexone (Grottaglie) Hip Hop.

In più saranno allestiti stand informativi dei comitati, stand espositivi artigianali, saranno proiettati video e cortometraggi, presentate mostre d’arte e fotografiche, realizzate estemporanee di pittura, inoltre ci saranno anche intrattenimenti per bambini.

Si spera nella partecipazione interessata, nonché nella massima divulgazione di questo comunicato.

Edoardo Trevisani per Sud in Movimento

SPAZIO CONCERTI

Sixtynine 69 (Grottaglie) Rock Iìitaliano
http://www.myspace.com/music69space

Noi siamo i 69 e suoniamo rock. Con le nostre canzoni vogliamo mandare messaggi importanti che parlano di disagio giovanile, amore e rabbia verso una società che ti mette con le spalle al muro. Il nostro obiettivo è quello di imporci sulla scena musicale per diffondere le nostre idee e condividerle con voi.

Questi sono i 69, un gruppo, un sound che graffia il cuore, sono la rabbia e la gioia...sono in ognuno di voi. Stiamo lavorando per migliorarci ogni giorno di più e non ci importa se non cambierà, nulla l'importante è provarci col cuore.



Compagnia del Teatro Jonico Salentino
Li Pizzicate int'allu core
http://www.teatrosalentino.it/

La “Compagnia del Teatro Jonico Salentino” nasce nel tentativo di restituire e decantare le tradizioni della nostra bella terra. Per riconquistare il fascino di storie che rappresentano un vero e proprio patrimonio umano ed insegnarle alle future generazioni. Il gruppo è formato appositamente da personale di giovane età. Ragazzi e ragazze dei nostri luoghi specializzati nei diversi settori necessari alla compagnia: regia cinematografica e teatrale, scenografia, musica, illuminazioni, fotografia ecc. Inoltre vuole occuparsi d’altre forme di manifestazioni a sfondo culturale e artistico con la speranza di fondare nella nostra città un nuovo teatro, portandolo magari in altre terre, tra altre culture.

Quest’anno, dopo il successo teatrale “Ccè ni sé tù?” che ha fatto registrare il tutto esaurito nelle date di Grottaglie ed affronterà altre 13 date nelle province di Taranto, Lecce e Brindisi, la compagnia si ripropone come gruppo di pizzica e musica popolare col “sottonome” di “Lì Pizzicati int’allù Core”. Nome già utilizzato anni prima per il medesimo gruppo ma che poco tempo dopo si sciolse. Ora ritorna più forte e motivato di prima con nuovi e vecchi componenti. Vecchi come: Francesco Motolese (per tutti Franchittone) alla voce e Mimmo Galoppa alla chitarra… e nuovi come: Valerio Manisi alla fisarmonica, voce e tamburo, Stefano Scatigna ai tamburi e Rosa Caramia con la sua stupenda voce.

Il gruppo viene presentato per la prima volta nella sua nuova formazione alla Notte dei Briganti 2009 con un repertorio di pizziche, tamborriate, canti popolari e con intramezzi teatrali per un nuovo spettacolo completo e sicuramente divertente!




Helter Skelter (Brindisi) Rock-Pop Italiano
http://hsband.org/

In una bolgia di testi pseudo intellettuali, di testi buttati giù a casaccio,di slogan politici, di ideologie non meglio identificate,finalmente un po di poesia.
Testi teneri e delicati nella loro semplicità. Come diceva il Signor Lennon si può scrivere di amanti, parenti ed amici."
Roberto D'Ambrosio (Zio Birdy)

Se vi aspettate che dei musicisti pop salgano sul palco per fare le marionette non cercate gli HS.
Se vi aspettate che dei musicisti pop curino il look e tengano la lingua a freno non cercate gli HS.
Sono semplici canzoni d’amore e sentimento, ma il loro concerto è fatto di sudore negli occhi e chitarre che volano sul palco, di volumi esagerati e ampli che saltano neanche facessero rock’n’roll. Divertenti! Disordinati!
Insomma, qualsiasi cosa vi aspettiate da un gruppo pop, sappiate che gli HS se ne fregano.
Maurizio Vierucci (Creme)




Daniele Di Maglie (Taranto) Musica d’Autore

Daniele Di Maglie ha all’attivo una serie cospicua di concerti in tutta Italia, svariati premi e riconoscimenti artistici (fra cui, nel 2006, la consegna del premio “Ettore Fieramosca” sul palco de “l’anfiteatro del mediterraneo” di Foggia, alla presenza di uno “straniato” Bob Dylan), un disco dal titolo“non so più che cosa scrivo” (uscito nel 2001 per conto dell’etichetta barese “il cavallo giallo” e ristampato e ridistribuito su scala nazionale da “storie di note” nel 2003), quattro compilation, di cui una prodotta dalla upr folk rock di Milano e distribuita da Edel, numerose partecipazioni a festival e incontri musicali o d’interesse letterario. Ha aperto i concerti di: Moni Ovadia, Gang, folkabbestia, Claudio Lolli, Beppe Barra, Giorgio Conte, Caparezza e tanti altri... Si è nutrito negli anni di sempre nuovi stimoli e sonorità, intrecciando il vitalismo esasperato della musica popolare alle inquiete esitazioni rock progressive, e alle suggestioni avide del blues. Attualmente lavora alla produzione del suo secondo lavoro dopo travagliate vicende editoriali, col supporto di Cristò Chiapparino (pianista, tastierista, arrangiatore), Lelio Mulas (bassista, chitarrista), Gianni Gelao (polistrumentista), Giovanni Chiapparino (batterista) e di quanti han già prestato o presteranno la loro “opera” (vedi Caparezza, arrangiatore del brano “l’uomo assente”).



Nexone (Grottaglie) Hip Hop
http://www.myspace.com/nexonemc

Salvatore Intermite nasce il 15/10/1991 a Grottaglie provincia di Taranto,in un paesino dove regna il peggior nemico dell'uomo l'invidia. La Musica fin da piccolo lo ha rapito e affascinato facendoli scoprire quel mondo perfetto che tutti cercano e vogliono quando non si riesce a vivere bene nel mondo circostante." Musica per me è fede libertà energia esplosiva!!".

Salvatore,o meglio conosciuto come NexOne, Poeta Libero o Nhego,non si considera il migliore nelle canzoni come molti fanno dicendo io spacco il mondo spaccio sono il king dei king nessuno mi batte,non ho paura di nessuno,uccido la gente,NO!!! Lui cerca di aprire gli occhi alla gente,se non ci riuscirà fa niente ma tentare non nuoce.Basta una parola per descrivere il suo amore per la musica ma soprattutto per il suo genere L'HipHop e Il Rap.

Nexone non è un ragazzo come tutti gli altri e ne da conferma con la sua musica,musica libera che la scopre gia dalle scuole medie iniziando ad ascoltare i primi artisti ,poi arrivate le superiori inizia a ascoltare tutti gli artisti italiani e parte degli americani iniziando a scrivere i primi testi e comporre le prime melodie... lui crede in se stesso e si esercita dedicando gran parte del suo tempo alla musica nel comporre basi e scrivere testi registrando e componendo in completa autonomia solo nella sua stanza dove la speranza è quella che un giorno potra trasmettere le stesse sensazioni ed emozioni che lui racchiude nel comporre le canzoni alla gente con lo scopo di far riflettere....Ora sta a tutti Voi giudicare questo ragazzo nel bene e nel male infondo i giudizi serviranno solamente a rimboccarsi le maniche e migliorare...


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